Più veloci a scurirsi, in meno di 25 secondi, e a schiarirsi, in meno di 2 minuti. Una palette di otto colori più luminosi e performanti, con la novità assoluta del rubino. Una visione migliore, grazie ad esempio alla riduzione dello stress degli occhi uscendo da una condizione di luce intensa e al miglioramento della sensibilità al contrasto, in seguito agli studi e ai test dell’Università della Georgia e di quella di Murcia in Spagna. Sono i principali punti di forza di Gen S, «non un semplice aggiornamento di Gen 8, ma un cambiamento del paradigma, un vero e proprio game changer che può sparigliare le carte in tavola nell’industria dell'ottica - ha detto Chrystel Barranger (nella foto principale), presidente di Transitions Optical in EssilorLuxottica - Vogliamo riformulare l’occhiale da vista, trasformandolo da statico a dinamico: una soluzione moderna per i più giovani, offrendo così la possibilità di prescrivere occhiali a tutte le generazioni, così che i portatori da must wearer diventino love wearer».
Sul palco della tradizionale kermesse americana, che si ripete da oltre vent'anni, sono saliti i principali esponenti del management di Transitions: hanno ricordato come, alla luce di alcuni studi recenti, i portatori siano sensibili a queste nuove esigenze e che gli ottici optometristi sono il tramite fondamentale per favorire tale rivoluzione. «La gente vuole visione, protezione e colori bellissimi, nonché passare dalla luce esterna agli interni con fluidità: finora tutto questo era stato già realizzato ma con dei compromessi, ora non sarà più così, con Gen S vogliamo creare un nuovo standard per l'ottica - hanno affermato Jerome Butez e Brian O'Neill (nella foto sopra, da sinistra), rispettivamente global marketing manager e R&D manager di Transitions Optical - Perché allora continuare a scegliere una lente statica?».
A.M.